PAU — PAOLO BRUNI

Pau, Paolo Bruni è la voce dei Negrita, band storica del panorama musicale italiano.

Con un diploma artistico e studi di architettura alle spalle, a partire dal 2020 la sua creatività si riaffaccia sulle arti visive. Crea una collezione d’arte che incontra rapidamente il favore del pubblico e si presenta con una prima mostra personale nel Giugno 2021 presso Palazzo Fodri a Cremona.
Il percorso artistico prosegue con la seconda mostra all’interno del Lucca Comics 2021 e tramite la collaborazione con la maison d’alta moda Carlo Pignatelli, assieme la quale crea due capsule collections ispirate ai suoi disegni. Nel Dicembre 2021 espone la sua personale alla Pop House Gallery di Udine.

Attraverso i suoi doodle espressivi, egli osserva, riproduce e restituisce la realtà che lo circonda, innestando una vena simbolista, a volte ironica e dissacratoria, a volte delicata, ma mai eccessiva; su una base realista, vera, primigenia.

Il linguaggio che usa rispecchia perfettamente il modo di esprimersi dell’altra sua anima: quando si sveste dei panni dell’alchemico artista seduto al tavolo del suo laboratorio e si trasforma nell’iconico frontman dei Negrita. Infatti, in parallelo a una musica eclettica, versatile, piena di dense contaminazioni che vanno dal rock al latino, all’etnico, senza mai perdere la sua personalità, la sua arte è altrettanto armoniosa, fluida e mutevole

Sarà dunque naturale riuscire a indagare ogni aspetto della realtà raccontato dalle sue immagini, così simili alla sua voce avvolgente, vibrante e appassionata.

Passando da forme femminili sensuali a pensosi vecchi filosofi resi attuali grazie a una bic fuxia, da teste blu di “Negrite” a città futuribili e utopistiche, discendendo in picchiata verso i suoi autoritratti e verso Venus sensuali che si prendono rivincite sui pianeti tondeggianti della Luna e di Marte.

Soggetti multipli, come infiniti sono i modi di esprimere la creatività, ognuno dei quali ricopre un preciso posto ed esprime un proprio significato, invitandoci a riflettere. Ne risulta un artista che si racconta liberamente attraverso opere dalle mille sfaccettature, caratterizzate da una energica forza comunicativa e da una incisiva resa grafica: uno stilema che ricorda il disegno, ma evoca la pittura, l’illustrazione, l’architettura, i fumetti; uno stile seducente, molto spesso evocativo delle opere del passato, ma anche aperto alle contaminazioni del presente e un’apripista per le visioni del futuro. 

Visioni accelerate, spericolate, oniriche che permettono di spaziare su temi diversi senza una soluzione di continuità troppo marcata. A questo si somma una costante e instancabile voglia di sperimentare materiali e tecniche, dall’inchiostro all’acrilico, dal linocut al graffito, dalla grafica all’acquarello ed infine alla stampa, spesso mischiati insieme, riuscendo, anche in questo caso, a plasmare vibrazioni in emozioni non importa se prese dalla musica o dall’arte. Visione e Suono fuse all’unisono senza presunzione ma con un talento straordinario.

(Credits to Sara Taglialagamba , Direttore Nuova Fondazione Rossana e Carlo Pedretti)