Dimitri Likissas – Dipingere con i punti: uno sguardo profondo sul suo percorso artistico

Dimitri Likissas

Chi è Dimitri Likissas?
È un abile pittore e scultore, originario di Sint Maarten in Belgio, che sta attualmente segnando la storia dell’arte pop contemporanea. Likissas riesce a trasformare il modo in cui vediamo il mondo attraverso il suo distintivo modello di punti. Ed è proprio grazie alla sua tecnica raffinata e al suo stile minimalista ma stratificato che Dimitri si è guadagnato un posto di rilievo nella scena artistica contemporanea.

Un mondo fatto a punti
Il fulcro del lavoro di Likissas è un modello di punti separati, colorati e rotondi che, in un intricato gioco ottico, rivelano un’immagine nascosta a seconda della distanza dell’osservatore dall’opera. È un’esperienza visiva coinvolgente, dove la percezione cambia in base alla prospettiva, dando vita a opere d’arte dinamiche e interattive.

Tecnica distintiva: la pittura alchidica a olio su tela
La tecnica principale di Likissas è la pittura alchidica a olio su tela, che dona alle sue opere un carattere vibrante e duraturo. Attraverso l’uso sapiente di questa tecnica, riesce a catturare la luce in modo unico, creando un gioco di riflessi e ombre che arricchisce ulteriormente la profondità delle sue composizioni.

Da Sint Maarten a tutta Europa, fino agli Stati Uniti
Le opere di Likissas, ormai da diversi anni, hanno varcato i confini di Sint Maarten, arrivando in tutta Europa e negli Stati Uniti, dove hanno catturato l’attenzione di appassionati d’arte e collezionisti. La sua capacità di trasmettere emozioni attraverso il suo originale modello di punti ha reso Likissas un artista di spicco nel panorama artistico internazionale.

Dimitri Likissas si racconta in prima persona in un’intervista rilasciata in esclusiva per Pop House Gallery  
Attraverso le sue stesse parole, avremo l’opportunità di approfondire ulteriormente la sua mente creativa e le sue riflessioni sull’arte, offrendo uno sguardo privilegiato dietro le quinte sulla sua ispirazione e sul suo processo creativo.

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1. Puoi raccontarci l’inizio della tua passione per l’arte? Cosa ti ha motivato a interessarti al mondo dell’arte? E perché hai scelto di avvicinarti alla Pop art?
Da bambino a Knokke, in Belgio, sono stato incantato dalla vivace scena artistica che si svolgeva nel lussuoso Casinò. I proprietari organizzavano sempre mostre di artisti di grande calibro che mettevano in mostra le loro opere, e questa esposizione è diventata il catalizzatore della mia passione. Ho avuto il privilegio di incontrare luminari come Keith Haring e Nam June Paik, e di assistere alle affascinanti creazioni di Nikki de St. Phalle.
Le mie prime esperienze, unite alla creazione di arte indossabile su giacche di jeans durante la scuola, hanno alimentato il mio interesse nel potere trasformativo dell’arte. Lo stile mod degli anni Sessanta, con le sue linee pulite e le espressioni audaci, ha ulteriormente ispirato il mio viaggio nel mondo della Pop art.

2. Hai delle influenze artistiche?
Certamente, le mie influenze sono diverse e dinamiche. La maestria di Roy Lichtenstein con i punti è stata una significativa ispirazione per il mio lavoro. Inoltre, l’esplorazione delle illusioni ottiche e delle linee pulite da parte di Victor Vasarely risuonano con le mie sensibilità artistiche. Lo stile mod degli anni Sessanta, con i suoi elementi audaci e grafici, continua a influenzare il mio approccio creativo, aggiungendo un tocco di sofisticatezza senza tempo alle mie opere.

3. Quando hai capito che la tua passione sarebbe diventata la tua professione? Qual è stato il punto di svolta nella tua carriera artistica?
Il mio percorso artistico è iniziato prima dell’anno 2000, ma è stato solo di recente che ho fatto la transizione a tempo pieno nell’arte. Nonostante la mia dedizione precoce alla pittura, ho dovuto sostenermi con altri mezzi. Il punto di svolta è arrivato quando i collezionisti hanno creduto nel mio lavoro, fornendo il sostegno necessario per perseguire professionalmente l’arte. La loro fiducia non solo ha convalidato la mia passione, ma mi ha anche dato la libertà di dedicarmi completamente al mio mestiere.

4. Quali sono i tuoi progetti futuri? Ci piacerebbe dare uno sguardo anticipato a cosa verrà dopo.
Guardando avanti, i miei progetti futuri coinvolgono una continua esplorazione dei punti sulla tela, approfondendo le possibilità visive che offrono. Inoltre, sono entusiasta di ampliare il mio repertorio artistico con più sculture in bronzo e di introdurre edizioni in gesso più economiche. La mia aspirazione continua è diventare un nome familiare, raggiungendo un pubblico più ampio con la mia distintiva espressione artistica.

5. Puoi condividere qualcosa sul tuo processo creativo? Hai dei rituali o metodi specifici che ti aiutano a ispirare il tuo lavoro?
Il mio processo creativo è un’interazione dinamica di ispirazione e sperimentazione. Le riviste di moda di lusso fungono da fonte di ispirazione; spesso strappo immagini accattivanti e le raccolgo in una cartella. Queste immagini, con le loro affascinanti combinazioni di colori e design, diventano un riferimento visivo e un catalizzatore per i miei sforzi creativi. Dipingo ciò che risuona con me nel momento, permettendo al processo di svolgersi organicamente.

6. Ci sono temi o messaggi specifici/nascosti che cerchi di comunicare attraverso la tua arte? Cosa speri che gli spettatori portino via dalle tue creazioni?
Nella mia arte non ci sono temi nascosti; le opere parlano da sole. L’effetto ottico intrinseco nelle opere continua a catturare gli spettatori, invitandoli a soffermarsi e immergersi nell’esperienza visiva. La mia speranza è che gli spettatori trovino gioia e fascino nei dettagli intricati, permettendo all’arte di suscitare un senso di meraviglia e apprezzamento per la bellezza che i punti possono creare.

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