HERMANN NITSCH

Hermann Nitsch nasce a Vienna nel 1938.  È considerato uno tra i maggiori protagonisti dell’arte internazionale della seconda metà del Novecento, nonché esponente del Wiener Aktionismus, un movimento ideato intorno al 1960 assieme a Günter Brus, Otto Mühl e Rudolf Schwarzkogler. L’ azionismo viennese rappresenta una forma estrema e cruente della Body Art europea. Gli artisti proiettavano tutta l’aggressività del mondo su sé stessi e sul proprio corpo, incarnando in questi gesti il rifiuto a adeguarsi alle regole moralistiche imposte dalla società borghese.

Dopo il diploma conseguito all’Istituto Grafico Sperimentale di Vienna, Hermann Nitsch inizia la sua avventura pittorica nell’ambito del tachisme: un movimento che interpreta la cultura dell’informale esaltando l’immediatezza del gesto. I colori, infatti, sono riversati sulla tela con l’utilizzo delle mani. A partire dagli anni ’60, le sue azioni pittoriche si fanno sempre più gestuali e macabre, fino ad utilizzare come colore il sangue di agnelli smembrati.
Con la nascita e lo sviluppo di correnti artistiche quali l’Environment e l’Happening, Hermann Nitsch porta avanti numerosi progetti teatrali, tra i quali il Teatro delle Orge e dei Misteri (Orgien Mysterien Theater).

Si tratta di un’esperienza di arte totale legata al concetto psicanalitico secondo cui la scarica emozionale consente ad un soggetto di rimuovere gli effetti di accadimenti drammatici. In quest’ultimo caso, non è più il corpo umano a doversi sacrificare, bensì l’animale, secondo una logica prettamente religiosa (che l’autore definirà in seguito laica non riconoscendosi in nessuna fede). 

Gli attori-adepti vengono coinvolti in operazioni di sventramento di carcasse di pecore o vitelli fino a ricoprire i propri corpi con le interiora sanguinanti dell’animale. Questo tipo di aktion eccessive ha portato, in più occasioni, l’intervento delle forze dell’ordine, arrecando a Nitsch denunce, querelle da parte di animalisti, processi, condanne al carcere e addirittura un’espulsione dall’Italia nel 1974.

Dal canto suo, l’artista ha più volte dichiarato che acquistava le carcasse animali dai macelli e che, una volta ultimate le performance, le carni venivano mangiate, non martoriate e basta.

Nel corso degli anni Settanta-Ottanta si intensificano le partecipazioni alle grandi rassegne internazionali, gli interventi in prestigiosi musei, le conferenze e le esecuzioni musicali.
Dagli anni Novanta prendono piede mostre collettive e personali in cui l’artista propone relitti, oggetti, pitture, disegni grafici, fotografie, video delle azioni, etc. dando vita ad una esperienza di arte poliedrica.
Hermann Nitsch muore il 18 aprile 2022.