MAURIZIO CATTELAN

Maurizio Cattelan nasce a Padova nel 1960. Fin da bambino dimostra un certo interesse nei confronti della radiotecnica, trascorrendo ore smontando vecchi oggetti, come televisori e radio, per poi ricomporli assieme ad altri materiali. Nonostante abbia sperimentato diversi lavori, la passione nel creare composizioni non è mai venuta meno, tanto che Cattelan inviava le foto delle sue creazioni a diverse gallerie d’arte.

La sua carriera decolla nei primi anni Novanta con l’opera Stadium, esposta alla Galleria d’Arte Moderna di Bologna. La performance prevedeva un tavolo da calcio balilla che aveva alle due estremità dei veri giocatori: le persone bianche erano le riserve della squadra del Cesena, mentre le persone nere erano operai senegalesi impiegati in Veneto.

Le sue opere sono un mix perfetto di scultura e performance con cui si prende gioco del mondo dell’arte e dei suoi meccanismi.

Cattelan, infatti, vuole evidenziare i paradossi della società, superando i confini dell’opera d’arte come siamo abituati a pensarla. Per farlo si rifà ad immagini comuni, agli eventi storici più conosciuti e ai personaggi e ai simboli della società moderna. Ne è un esempio la Ora Nona (1999), una scultura che rappresenta Papa Giovanni Paolo II abbattuto da un meteorite. Il pontefice, colpito da un meteorite, è simbolo di una Chiesa in profonda in crisi a causa di numerosi scandali finanziari e sessuali che l’hanno caratterizzata nel corso degli anni.

Oppure ricordiamo Comedian (2019), un’operazione artistica che consiste in una banana incollata con un pezzo di nastro adesivo grigio ad una parete dello stand della galleria Perrotin ad Art Basel Miami Beach, ideata per invitare il pubblico a riflettere sul concetto di valore delle opere d’arte.
Comedian è un’autocitazione di un’opera precedente intitolata A Perfect Day, un’installazione per cui l’artista aveva appeso al muro, sempre con l’ausilio del nastro adesivo, il suo gallerista Massimo De Carlo, trasformandolo così in opera vivente.

Infine, possiamo menzionare LOVE, il dito medio di Cattelan, acronimo di libertà, odio, vendetta, eternità. Si tratta di una scultura in marmo di Carrara alta 4,60 metri che rappresenta una mano impegnata in un saluto fascista erosa dal tempo tranne che nel dito medio. La scelta della location non è casuale: la Borsa di Milano è un famoso esempio di architettura del Ventennio fascista.

Maurizio Cattelan è anche uno straordinario comunicatore. Molto noto su Instagram è il suo profilo The Single Post, in cui l’artista posta e rimuove le foto lasciando un unico contenuto sul feed: una galleria costituita da una serie di immagini effimere, come la società in cui siamo inseriti.