Gli anni Sessanta consacrano Mario Schifano come figura centrale dell’arte e del cinema sperimentale italiano; nonché lo avvicinano al mondo della musica. Durante gli anni ’80,invece, l’artista si mette alla prova con nuove tecnologie e nuove tecniche che spaziano al di là della pittura, diventando così uno dei maggiori esponenti della Pop Art Italiana. A questo proposito, si può fare riferimento alla serie Le Propagande, dedicata alla riproduzione di marchi pubblicitari, tra cui ricordiamo Coca Cola ed Esso, ma sono celebri anche le serie come le Vedute interrotte, L’albero della vita, Estinti e Campi di grano, che ripropongono immagini semplici e quotidiane. Nonostante subisca il fascino della cultura pop, Schifano non condivide l’elogio del capitalismo e la visione di Warhol, ma ne apprezza il potere che è in grado di esercitare sulle persone e sulla società.
Mario Schifano è stato anche uno dei primi artisti a sperimentare con il computer realizzando le cosiddette tele computerizzate o emulsionate, ovvero opere prodotte a computer e successivamente riportate su tela in cui l’artista propone immagini televisive modificate con colori innaturali.
La vita di Schifano è stata strettamente legata a problemi con la droga che lo hanno accompagnato fino alla morta avvenuta nel 1998 a causa di un infarto.