BANKSY, JAGO, TVBOY E ALTRE STORIE CONTROCORRENTE – BIELLA

La mostra Banksy, Jago,Tvboy e altre storie controcorrente”, tenutasi dall’11 novembre 2023 al 28 maggio 2024 a Palazzo Albergati – Bologna, avrà nuovamente vita in una seconda edizione con ancora più opere!

Questa volta la cornice che ospiterà le “storie controcorrente” saranno Palazzo Gromo Losa e Palazzo Ferrero a Biella. L’esposizione è organizzata da Fondazione Cassa di Risparmio di Biella e Palazzo Gromo Losa Srl in collaborazione con il Comune di Biella e Arthemisia e con main sponsor Biver Banca – Gruppo Banca di Asti e avrà luogo dal 21 ottobre 2023 al 1° aprile 2024.

Numerose opere della Pop House Gallery faranno parte del percorso espositivo; siamo lieti di poter contribuire nel racconto della contemporaneità vista attraverso gli occhi degli artisti.

Ritorni attesi quelli di Banksy, Jago, Tvboy, ma il percorso sarà arricchito con opere di altre celebrità internazionali, sia presenti nella scorsa edizione come 
Mr Brainwash e Andra Ravo Mattoni, sia delle novità come David LaChapelle, Takashi Murakami e Liu Bolin. Non mancherà l’occasione di scoprire artisti emergenti come Laika1954 e Kris Rizek.

La mostra, curata da Piernicola Maria Di Iorio, racconta storie che vanno controtendenza; storie di vita, di disuguaglianze sociali, di conflitti. Storie che oscillano tra un’ironia spregiudicata, una maestosa liricità e persino un tono polemico deciso. Certo è che, con la forza comunicativa dell’arte, senza mai scadere nel banale, questi grandi maestri della contemporaneità arrivano dritti al cuore degli spettatori, agitando coscienze e suscitando emozioni.

La mostra sarà anche un’occasione per conoscere meglio Biella e la sua storia. Palazzo Gromo Losa è un moderno centro espositivo, ma anche un originale contenitore di progetti culturali e sociali di proprietà della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, che ha acquisito l’immobile nel 2004 promuovendone il completo restauro.
Con un Auditorium multimediale all’avanguardia, una cucina professionale molto ampia, un grande terrazzo panoramico e un meraviglioso giardino all’italiana dedicato alla rosa Palazzo Gromo Losa è la sede ideale per ogni tipo di evento.

Orari di apertura:
• Mercoledì e Giovedì: 15.00-19.00
• Venerdì, Sabato e Domenica: 10.00-19.00
• 1° Novembre, 8 Dicembre, 26 Dicembre, 1° e 6 Gennaio, 31 Marzo (Pasqua) e 1° Aprile (Pasquetta) 10.00-19.00
• 25 Dicembre (Natale) chiuso

Biglietteria a Palazzo Gromo Losa:
Biglietto unico d’ingresso per le due sedi espositive.
Intero: 13,00 € / Ridotto: 10,00 € / Ridotto scuole: 5,00 €
Ridotto: under 25, over 65, gruppi di almeno 12 persone, studenti universitari con tesserino, Soci FAI, Amici di Castelli Aperti, Soci Plein Air, CartaEffe Feltrinelli, AIGO Card e Soci AIGO
Gratuito: under 6, disabili + 1 accompagnatore, insegnanti se accompagnano una classe, Abbonamento Musei Piemonte Valle d’Aosta, Voucher Museo Banca di Asti, giornalisti con patentino, guide turistiche con patentino.

Il 20 ottobre 2023 si è tenuto il vernissage della mostra. Noi della Pop House Gallery abbiamo partecipato e vogliamo raccontarvi com’è andata.

Alle ore 18.30, presso l’Auditorium di Palazzo Gromo Losa, si è tenuta l’inaugurazione della seconda edizione della mostra “Banksy, Jago, Tvboy e altre storie controcorrente”. Per raccontare il lavoro svolto e presentare ciò che la mostra offre al pubblico, hanno preso parola il curatore Piernicola Maria Di Iorio e lo staff di Arthemisia e di Palazzo Gromo Losa srl. È intervenuto anche il sindaco di Biella, Claudio Corradino, orgoglioso che la propria città possa assumere un ruolo centrale nella scena contemporanea. L’esposizione, infatti, raduna le opere di celebri artisti internazionali contemporanei che, con un linguaggio ironico e provocatorio, offrono una lucida visione delle contraddizioni che caratterizzano la società odierna.
Durante i discorsi d’apertura, su invito del sindaco, è stato richiamato sul palco anche Salvatore Benintende, in arte Tvboy. Un’azione che, per rimanere in tema, può essere definita controcorrente in quanto, si sà, gli artisti di strada preferiscono operare incappucciati, nel buio della notte e avvolti in un’aura di mistero. L’artista, per continuare il gioco di stereotipi sugli street artist, ha anche scherzato sul fatto di essere stato accompagnato alla mostra dai genitori, chiedendosi “Perché no?”.

L’ inaugurazione è proseguita con la visita alle sale espositive. Dal cortile di palazzo Gromo Losa, illuminato da due grandi e colorate sculture di Marco Lodola, si procedere verso l’ingresso dove i visitatori, su due grandi schermi, hanno modo di vedere i nomi degli artisti che espongono in mostra e le loro iconiche firme.
Nella prima sala si trovano le incantevoli sculture di Jago. Sicuramente rapisce gli occhi e la mente “Memoria di sé”, una scultura che ritrae un bambino che nasce dalla testa di un adulto. L’opera rappresenta un processo che stabilisce un evento tanto misterioso quanto il risultato di quel mistero stesso, incarnato dalla nostra presenza nell’ universo, dalla nascita di un bambino o di un pensiero.
La stanza successiva colpisce per le parteti di colore giallo accesso sulle quali sono appese le opere di Tvboy. Opere che parlano di criticità attuali, di conflitti, di incoerenze, ma anche di speranza e amore.
Seguono le elaborazioni fotografiche dello statunitense David La Chapelle e quelle del cinese Liu Bolin, maestro del camouflage. Opere tutt’altro che banali, come potrebbero apparire a prima vista, in quanto, ad una lettura più accurata, esprimono perfettamente le contraddizioni della società contemporanea suscitando nello spettatore profonde riflessioni.

Il percorso espositivo prosegue nel palazzo accanto – Palazzo Ferrero – dove troviamo i lavori di Andrea Ravo Mattoni, Pau, Laika, Rizek, Obey, Giuseppe Veneziano e tanti altri. Un’esplosione di colori e innumerevoli opere accattivanti che invogliano i visitatori ad approfondirne le tematiche e i significati nascosti.
L’ultima sala, infine, è dedicata a Banksy, anticipata da uno spazio immersivo in cui si gioca con specchi e proiezioni video.

L’ inaugurazione si è conclusa con una cena per tutti gli invitati presso Palazzo Ferrero, offerta dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Biella.
Sarà per la location, per l’allestimento, per le tematiche proposte o per gli artisti esposti, ma la mostra è stata fin da subito un successo. Durante il primo weekend sono stati staccati oltre 600 biglietti e ci auguriamo che ne vengano venduti tanti altri!

#FunFact. La mostra ha fatto parlare di sé già il giorno seguente l’inaugurazione.

Lo street artist pugliese Kris Rizek, una delle novità presenti alla seconda edizione di “Banksy, Jago, Tvboy e altre storie controcorrente” è stato citato in diversi giornali locali e internazionali a causa di uno spiacevole episodio che lo ha visto coinvolto.

Conclusasi l’inaugurazione, l’artista aveva scelto un muro piuttosto dissestato della città di Biella per realizzare una propria opera. Più precisamente stava dipingendo a stencil un taglierino, uno strumento fondamentare per ogni street artist che lavora, appunto, con la tecnica dello stencil. L’ opera era quasi finita quando l’artista è stato raggiunto da un abitante del posto che, scambiandolo per un teppista, lo ha intimato di smettere di imbrattare i muri. A rendere la scena tragicomica è il fatto che l’uomo si è diretto verso l’artista armato di pala e con fare minaccioso, non sapendo che, la sera prima, durante il vernissage della mostra, era stato il sindaco a richiedere agli artisti, qualora avessero voluto, di abbellire la cittadina con le loro opere.

“Questo signore quando mi ha visto si è avvicinato molto arrabbiato, con una pala in mano, ma ci mancherebbe – racconta l’artista – capisco che non fosse molto contento lì per lì, tanto è vero che gli ho detto che se avesse voluto l’avrei cancellata”. 
L’artista ha poi aggiunto che le sue opere vogliono avere un valore sociale, ed è per questo che non sceglie muri puliti, bensì quelli in cui ci siano già delle scritte, proprio per abbellirli e donargli una nuova vita.

Per placare gli animi è dovuta intervenire la polizia, ma tutto è bene quel che finisce bene.

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