Takashi Murakami è un artista giapponese di fama internazionale che trae ispirazione dalle tematiche e delle iconografie tipiche del suo paese. In modo particolare, è conosciuto per i suoi personaggi: fiori sorridenti, orsetti e leoni che ricordano i cartoni animati. Spinto dalla passione per il disegno, Murakami si iscrive alla National and Fine Arts and Music University di Tokyo. Inizialmente, il suo obiettivo è quello di diventare disegnatore di manga, ma durante il suo percorso accademico studia anche l’arte Nihon-ga, ovvero la pittura tradizionale giapponese.
Nel 1989 l’artista esordisce con la sua prima mostra personale e, subito dopo la laurea, vince una borsa di studio per collaborare con il MoMA PS1 di New York.
Si trasferisce così nella metropoli americana, dove entra a contatto con Andy Warhol e la Pop Art, rimanendone fortemente influenzato. Come Warhol, Murakami è riuscito a mescolare arte e consumismo. Nel 1996 l’artista fonda la Hiropon Factory che, pochi anni dopo, diventa la celebre Kaikai Kiki Co. Ltd, una sorta di scuola-azienda per la produzione, la promozione e il sostegno degli artisti giapponesi emergenti. All’interno dell’azienda, il suo gruppo di collaboratori lavora come in una catena di montaggio. I disegni di Murakami vengono digitalizzati e rielaborati in quadri o trasformati in sculture.
La sua bravura nel commercializzare la propria arte lo ha portato a realizzare anche merchandising di vario genere. Non mancano le collaborazioni con numerosi brand, esportando così le sue creazioni artistiche fuori dai confini di musei o gallerie.
Questi interessi commerciali, uniti ad uno stile tradizionale giapponese, gli hanno permesso di creare opere in cui caratteri occidentali e orientali si fondono perfettamente.
Altri due tratti distintivi dell’artista sono Mr. DOB e il Superflat. Mr. Dob è il suo alter ego, simbolo concreto delle sue idee e dei suoi sentimenti. Il nome “Dob” deriva da “Dobojite, dobojite” un’espressione giapponese che si traduce con “Perché? Perché?”. Mr. DOB si interroga costantemente sul mondo circostante, per questo motivo viene rappresentato nelle più svariate situazioni a seconda dell’umore e del contesto di riferimento: talora innocente e dolce, talora malvagio e sadico.
Il Superflat, invece, rappresenta un movimento dell’arte postmoderna, una fusione tra l’Ukiyo-e, il tipico stile artistico bidimensionale giapponese, e l’estetica kawaii, che si rifà agli anime e ai manga. Lo stile del Superflat si caratterizzata per immagini appiattite, senza prospettiva, con contorni definiti e colori lucenti e distinti. Di prima impressione, le sue opere possono sembrare semplici o addirittura ingenue, ma affondano le loro radici in temi molto profondi e che vanno ben oltre il puro significato estetico, come l’emarginazione della subcultura giapponese.
L’ arte di Murakami subisce un particolare cambio di rotta a seguito dello tsunami del 2011, diventando più spirituale e salvifica. Intraprende così un’ esplorazione profonda su quello che è stato l’impatto dei disastri naturali nella cultura giapponese. Ne è un esempio il dipinto intitolato In the Land of the Dead, Stepping on the Tail of a Rainbow, in cui l’artista indaga i traumi esistenziali e il ruolo ricoperto dalla fede nelle situazioni di massima criticità.