Marco lodola
Marco Lodola nasce a Dorno (Pavia) nel 1955. Si diploma dapprima all’Accademia di Belle Arti di Firenze e successivamente in quella di Milano. Negli stessi anni fonda il movimento del Nuovo Futurismo, promosso e teorizzato dal critico d’arte Renato Barilli, sulla scia di ispirazioni provenienti da Matisse, Fortunato Depero e Beato Angelico.
Ad oggi è conosciuto come uno degli artisti contemporanei più influenti, tanto da stringere collaborazioni con grandi aziende quali Swatch, Coca Cola, Vini Ferrari, Ducati, Illy, Dash, Carlsberg, Nonino, Valentino, Coveri, Fabbri e tante altre.
Ha collaborato anche con musicisti come gli 883 di Max Pezzali, Timoria, Jovanotti, Andy (Bluvertigo), Syria, Gianluca Grignani, Ron e Andrea Boccelli.
Proseguendo nell’iter della sua carriera, nel 2005 l’artista ha realizzato il manifesto olimpico per le Olimpiadi invernali di Torino e la maglia rosa per l’88° Giro d’Italia. Nel 2011, Lodola partecipa alla Biennale di Venezia curata da Vittorio Sgarbi, portando l’installazione “Ca’ Lodola” alla Ca’ d’Oro sul Canal Grande. È stato presente all’EXPO ITALIA all’interno della mostra “Tesori d’Italia” sempre curata da Vittorio Sgarbi.
Nel 2019 espone nuovamente alla Biennale di Venezia con una scultura luminosa alta 8 mt nominata “Hello Goodbye” posizionata negli spazi dell’Arsenale.
Nel 2020, in occasione del settantacinquesimo anniversario del Festival di Sanremo, ha rinnovato la facciata del teatro Ariston, mentre nel 2021 ha collocato un suo Autoritratto nel Corridoio Vasariano presso la Galleria degli Uffizi a Firenze.