Angelo Accardi nasce nel 1964 a Sapri, un paesino del sud Italia in provincia di Salerno. Cresce ispirandosi all’arte tradizionale italiana e alle interpretazioni moderne di soggetti classici. Frequenta l’Accademia d’Arte di Napoli e apre il suo studio negli anni ’90.
Nel corso degli anni l’artista ha sviluppato un personalissimo percorso artistico: attraverso le sue opere vuole mostrare visioni surreali della vita quotidiana inserite in paesaggi urbani o all’interno di fatiscenti di palazzi.
Accardi si concentra sullo studio di figure umane e animate che abitano questi spazi, creando delle connessioni tra i personaggi stessi. I suoi dipinti si possono definire delle conversazioni artistiche, che si espandono nel corso dei secoli. Il risultato è giocoso, ironico ed eccentrico
Uno dei soggetti più famosi dell’artista è lo struzzo, inserito in contesti totalmente estranei al suo habitat: palazzi, case private, per strada. Ciò che Accardi desidera comunicare è appunto il Misplaced, cioè il fuori luogo e lo fa eliminando totalmente la figura umana, sostituita da quella dell’animale. Lo struzzo è quindi l’alter ego dell’uomo, nonché una critica al mondo dell’arte: una critica sottile ma efficace sull’incapacità degli uomini di interagire con l’arte, cosa che lo struzzo, animale non particolarmente intelligente, riesce a fare.
L’ artista inserisce nei medesimi ambienti altri soggetti sempre estranei al contesto: rinoceronti, navi, aerei, personaggi dei Minions e dei Simpson. L’obiettivo è sempre lo stesso, ovvero raffigurare il fuori luogo. Oggi Angelo Accardi lavora e vive in Italia, ma ha esposto le sue opere in molte prestigiose sedi del mondo.