Descrizione
Opera unica su tela di Angelo Accardi. Fa parte della serie “Missplaced“, che prevede la tecnica tipicamente DaDa della risemantizzazione: estrapolare qualcosa dal suo contesto per collocarlo fuori luogo, dove assume un nuovo significato. Ambienti familiari come musei, teatri, spazi urbani vengono invasi dagli struzzi. Che ci fanno quegli struzzi in quel salotto? L’ effetto finale è davvero straniante.
Lo struzzo è per l’artista l’alter ego dell’uomo, nonché una critica all’incapacità degli uomini di interagire con l’arte, cosa che lo struzzo, animale non particolarmente intelligente, riesce a fare. Lo struzzo, inoltre, per la sua imprevedibilità, è l’animale ideale per simboleggiare la sensazione di minaccia indefinita che pervade la società.