Jacopo Cardillo, in arte JAGO, è uno dei più importanti scultori e videoartisti italiani. È nato a Frosinone nel 1987, dove ha frequentato il liceo artistico e successivamente l’Accademia di Belle Arti, che però non ha mai terminato.
Fin da subito è emerso il suo talento nel lavorare il marmo: all’ età di 24 anni viene scoperto dal noto critico d’arte Vittorio Sgarbi, il quale lo seleziona per partecipare alla 54a edizione della Biennale di Venezia. In tale occasione, Jago mette in mostra il busto in marmo di Papa Benedetto XVI (2009), opera che gli è valsa la Medaglia Pontificia. “Habemus Papam”, realizzata in età giovanile, è stata poi rielaborata nel 2016, mutando il nome in “Habemus Hominem”.
L’artista romano ha vissuto e lavorato in Italia, in Cina e in America, dove ha tenuto una masterclass alla New York Academy of Art nel 2018 e partecipato ad una mostra all’Armory Show di Manhattan.
Tra i suoi lavori più noti ricordiamo il “Figlio Velato”, attualmente esposto nella Cappella dei Bianchi all’interno della chiesa di San Severo Fuori le Mura a Napoli. Degno di nota è anche il suo lavoro per la missione “Beyond” dell’ESA (European Space Agency). All’artista è stato chiesto di realizzare una scultura in marmo da inviare sulla Stazione Spaziale Internazionale. L’opera, intitolata “The First Baby”, rappresentante il feto di un neonato, è tornata sulla Terra a febbraio 2020 sotto la custodia del capo missione, Luca Parmitano.
La capacità comunicativa di Jago è fortissima: l’artista è in grado di instaurare un rapporto diretto con il pubblico mediante l’utilizzo di video e dei social network, da lui utilizzati soprattutto per condividere il processo produttivo delle opere.